CHANEL TOTTI E QUELLE VITE PERFETTE E INARRIVABILI DEI TEEN INFLUENCER SUI SOCIAL

Sta facendo discutere la vacanza a Tenerife di Chanel Totti, figlia dell'ex coppia inossidabile dello showbiz romano Francesco Totti e Ilary Blasi, che nelle scorse ore ha raggiunto Tenerife col fidanzato Christian Babalus. Sedici anni compiuti a maggio, la ragazza si è concessa un pitstop dalla scuola volando verso le Canarie, dopo una breve vacanza a Cannes e un passaggio in Toscana: sotto le foto pubblicate da Chanel sul suo profilo Instagram si leggono principalmente interrogativi sulle assenze scolastiche della ragazza («Quando studia, se è sempre in vacanza?», si chiedono i suoi followers) e sul fatto che la sua vita, tra feste, serate e ferie fuori stagione, sia solo un riflesso sì brillante ma privilegiato, difficilmente replicabile da chi la segue e poco sostenibile economicamente per la maggior parte delle persone.

Chanel Totti, ovviamente, non è l'unica teen influencer a fare una vita da sogno e a mostrarla sui social: ci sono decine di esempi, sia nel panorama nostrano che in quello internazionale, che riflettono l'incredibile successo di queste celeb del web. Cambiano le pose e gli scenari, ma non l'essenza stessa del lavoro online di questi idoli adolescenti, ovvero ispirare i loro followers attirando la loro attenzione con scatti perfetti ed esperienze uniche. Giovani, bellissimi, sulla cresta dell'onda da un punto di vista mediatico e professionale, la schiera di teen influencer miete successi e complimenti, facendo la fortuna dei brand che decidono di lavorare con loro. Sembra tutto perfetto e scintillante: una macchina bene oliata che procede spedita verso un futuro di trionfo e di perfezione. Il risvolto oscuro, però, è legato proprio a quell'aspettativa di chi guarda, a quell'umano confronto che si fa mettendo a paragone la propria vita con quella dei creators.

Proprio come il gap che si crea confrontando i corpi con quelli spesso filtrati e non conformi al reale che si vedono online, così capita anche con le vite degli altri: una dinamica che può scatenare, alla lunga, frustrazione e delusione. Rivolgendo lo sguardo verso i fenomeni social-culturali americani del momento, lo stesso effetto lo fanno le stay at home girlfriend che raccontano la propria vita di mamme e casalinghe su TikTok romanticizzando la loro scelta: non che in questa ci sia nulla di male, ma il rischio di influenzare chi guarda, ovvero schiere di teenager a caccia di modelli ispirazionali, è molto alto. Se dal canto loro le stay-at-home mum di TikTok hanno fatto una scelta consapevole e hanno tutto il diritto di vivere come meglio credono, lo stesso non si può dire dei loro followers, che in quella romanticizzazione possono intravedere una perfezione che in realtà non esiste, né può essere costante e patinata come ci viene mostrato nei vlog delle creators.

2023-10-27T13:44:09Z dg43tfdfdgfd